L’importanza di parchi e giardini per bambini e ragazzi nelle città #conibambini
Il verde pubblico è un elemento essenziale per la qualità della vita nelle città, ma non è un insieme indistinto. Tra le 10 città maggiori, Torino e Firenze sono quelle con più parchi storici vincolati per minore, Milano e Roma quelle con più verde di quartiere. Indietro i capoluoghi del sud.
martedì 4 Gennaio 2022 | Povertà educativa
Il verde pubblico è una variabile fondamentale per la vivibilità di un territorio. In particolare nelle città, le aree verdi rivestono una serie di funzioni strategiche, che porta a considerarle vere e proprie “infrastrutture verdi” (Ispra 2018).
Da un lato, si tratta di un servizio ambientale: la diffusione del verde contribuisce a mitigare l’isola di calore che si crea nelle aree più urbanizzate. Dall’altro, per la funzione sociale che ricoprono, in quanto luogo di incontro, svago e aggregazione per tutti i cittadini. A maggior ragione per i più piccoli: per bambini e ragazzi la disponibilità di uno spazio verde vicino casa ha un impatto ancora più rilevante sulla qualità della vita complessiva.
Ecco perché è importante capire quale sia la disponibilità di verde nelle città, ma anche la sua effettiva possibilità di utilizzo da parte dei cittadini, adulti e minori. È infatti molto differente se il verde urbano è costituito da parchi e giardini oppure da aree incolte.
Tanti tipi diversi di verde urbano
Attraverso l’analisi dei dati rilasciati annualmente dall’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) è possibile ricostruire proprio questo tipo di aspetti, a partire dalla composizione del verde urbano nelle città.
Il verde urbano non comprende solo giardini e parchi.
Questo infatti non è un insieme indistinto, e si può suddividere in diverse categorie. Parliamo di verde storico in riferimento a quello vincolato dal codice dei beni culturali (ville, giardini e parchi di interesse artistico o storico). Vi sono poi i grandi parchi urbani: spazi verdi non tutelati dal codice, ma comunque riconosciuti di valore dagli strumenti urbanistici locali. Altra componente fondamentale è quella del verde attrezzato: spazi adibiti a giardini di quartiere, con giochi per bambini, cestini, panchine, aree ristoro e simili.
Vanno considerate a parte le aree di arredo urbano, che rappresentano il verde a fine estetico o funzionale (quello presente nelle rotonde, ad esempio, o lungo le piste ciclabili). Così come le aree sportive all’aperto, spazi a servizio ludico ricreativo adibite a campi sportivi e altre strutture simili. Vi sono poi tante altre categorie, dai giardini scolastici a quelli zoologici, dagli orti urbani al verde cimiteriale, dalle aree boschive a quelle incolte.
Operare queste distinzioni è cruciale in una valutazione sulla fruibilità effettiva del verde pubblico. Così com’è importante valutare l’offerta di verde rispetto alla domanda potenziale, in particolare di bambini e ragazzi.
3 su 4 grandi città del mezzogiorno con meno di 100 metri quadri di verde urbano per residente con meno di 18 anni.
Contando tutto il verde urbano, i metri quadri di verde per minore sono oltre 150 a Torino (161,6 mq per residente 0-17 anni), Firenze (157,2), Genova (156,4) e Bologna (155,6). Seguono i due comuni italiani più popolosi, Milano (117,6 mq per minore) e Roma (109,4), con Catania poco distante (108,6). Le 3 città che non raggiungono i 100 mq di verde complessivo per minore sono i maggiori capoluoghi regionali del mezzogiorno: Napoli (69,3), Palermo (68,3) e Bari (62,8).
Ma la classifica in parte cambia se si osserva la composizione del verde urbano. Un aspetto che, inevitabilmente, incide sulla reale fruibilità da parte di bambini e ragazzi.
Tra le grandi città, Firenze è quella con più aree sportive all’aperto per minore
Composizione in metri quadri per minore del verde urbano nelle 10 maggiori città italiane (2019)
FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat
(ultimo aggiornamento: giovedì 25 Febbraio 2021)
Il verde incolto incide soprattutto in grandi città del sud come Catania e Napoli.
In termini di verde storico vincolato, ovvero le aree sottoposte a tutela ai sensi del codice dei beni culturali, prevalgono Torino (68,1 mq per minore) e Firenze (54,6). Terza Roma, distanziata, con circa 19 metri quadri per residente sotto i 18 anni, seguita da Palermo (15,8).
L'offerta di grandi parchi urbani è maggiore, rispetto ai bambini e ragazzi residenti, a Bologna (71,8 mq per minore). Seguono Milano (48,7), Roma (44,6), Torino (20,7), Napoli e Bari (entrambe a circa 17 mq per ogni residente sotto i 18 anni). Nel verde attrezzato di quartiere prevalgono Milano (33,7 mq per minore), Roma (29,1), Bari (19,8) e Torino (16,8). Tra le aree sportive all'aperto, l'offerta per minore è di gran lunga più ampia a Firenze (31,8 mq per residente con meno di 18 anni), seguita da Torino e Napoli (entrambe a 5,9 mq).
Tra le maggiori città italiane, la presenza di verde incolto caratterizza soprattutto due grandi capoluoghi del sud come Catania (39,9 mq per minore) e Napoli (12,9), seguite da Torino (3) e Genova (2,6).
Parchi, giardini e verde attrezzato: il divario nord-sud
Tenuto conto di queste differenze, abbiamo aggregato tre categorie di verde pubblico: quello attrezzato, quello storico e i grandi parchi urbani. In modo da effettuare un confronto sulla disponibilità per minore nei capoluoghi di provincia italiani.
Emerge una spaccatura abbastanza netta tra le città del nord e quelle del sud, in termini di disponibilità del verde pubblico per bambini e ragazzi. Escludendo Matera, Oristano e l'Aquila, i primi 20 capoluoghi italiani per verde attrezzato, storico e parchi per minore si trovano nel centro-nord.
Aree verdi meno diffuse nelle città del mezzogiorno
Aree di verde attrezzato, verde storico e parchi nei capoluoghi italiani, in metri quadrati per minori residenti (2019)
FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat
(ultimo aggiornamento: giovedì 25 Febbraio 2021)
Al primo posto Matera (con 6.138,84 mq per residente 0-17 anni) che tuttavia, come segnalato anche dalle analisi di Ispra, rappresenta un caso particolare. In questo comune infatti quasi tutto il verde urbano presente è vincolato, per la presenza del parco archeologico storico naturale delle chiese rupestri. Seguono Gorizia, con oltre 900 metri quadri per minore, Pordenone (570) e Monza (319,94). Superano i 140 mq per minore anche altre 14 città: Oristano, Sondrio, Venezia, Ferrara, Perugia, L'Aquila, Cuneo, Parma, Padova, Verona, Reggio nell'Emilia, Arezzo, Ravenna e Trento.
13 i capoluoghi con meno di 25 metri quadri per minore. Di questi, 12 si trovano nel mezzogiorno.
In media, poco meno del 12% dei capoluoghi italiani dispone di meno di 25 metri quadri di verde storico, attrezzato o parchi per minore. Una quota che sfiora il 36% nelle isole e il 27% nel sud.
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I contenuti dell'Osservatorio povertà educativa #conibambini sono realizzati da openpolis con l'impresa sociale Con i Bambini nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Mettiamo a disposizione in formato aperto i dati utilizzati nell'articolo. Li abbiamo raccolti e trattati così da poterli analizzare in relazione con altri dataset di fonte pubblica, con l'obiettivo di creare un'unica banca dati territoriale sui servizi. Possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione. I dati sul verde urbano sono di fonte Istat.