L’inquinamento atmosferico in Europa Numeri alla mano
giovedì 21 Settembre 2023 | Ecologia e innovazione
I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Leggi “Il nord Italia è la zona più inquinata d’Europa“.
300mila
le morti premature causate ogni anno dal particolato fine (Pm2.5) nei paesi dell’Unione europea. Il Pm2.5 è uno degli agenti inquinanti più pericolosi per via delle sue dimensioni ridotte (pari a 2,5 micrometri), che gli permettono di penetrare in profondità nel sistema respiratorio umano. Uno degli obiettivi ambientali dell’Ue è di ridurre del 55% i decessi causati da questa sostanza entro il 2030, rispetto ai livelli del 2005, al fine di eliminare del tutto l’inquinamento atmosferico nel 2050. Vai all’articolo.
98%
della popolazione europea respira aria con una concentrazione di Pm2.5 oltre la soglia stabilita dall’Oms (5 microgrammi per metro cubo d’aria). Questo esclude appena 7,5 milioni di cittadini europei. In Ungheria, Slovacchia, Polonia e Slovenia oltre il 99% della popolazione respira aria con una concentrazione di Pm2.5 superiore a 10 µg/m³. Vai alla mappa.
21 su 27
gli stati Ue in cui la situazione è migliorata tra 2018 e 2022. I valori più notevoli si registrano in Repubblica Ceca (-4,2 µg/m³) e in Polonia (-3,6 µg/m³). Fanno eccezione Irlanda, Portogallo, Spagna e Svezia, dove l’inquinamento è aumentato, mentre in Italia e in Finlandia la situazione è rimasta invariata. Vai all’articolo.
18,2%
degli italiani respirano un’aria con oltre 20 µg/m³ di Pm2.5: 10 milioni di persone. Tra gli stati membri dell’Ue, soltanto in Polonia ci sono persone esposte a livelli di inquinamento atmosferico analoghi, ma si tratta in totale di meno di un milione di persone. Vai all’articolo.
8 su 10
tra le province più inquinate d’Europa si trovano nel nord Italia, mentre le altre due sono polacche. Al primo posto si trova Milano con 21,2 µg/m³, seguita da Cremona e Monza (entrambe sopra i 21 µg/m³), Lodi, Mantova, Padova, Verona e Vicenza. Le ultime tre hanno inoltre registrato un peggioramento tra 2018 e 2022, nel caso di Vicenza con un aumento di 2,3 µg/m³. Vai alla mappa.