Tra le regioni italiane, quella che segna la percentuale più alta è la Campania con il 49,7% della popolazione residente a rischio esclusione sociale. Con un valore di un punto in meno c’è la Sicilia, seguita dalla Calabria (39,8%). Le tre aree con le percentuali minori sono invece la provincia autonoma di Bolzano (11,5%), il Veneto (11,1%) e la Valle d’Aosta (8,1%).
L’indicatore viene definito dalla percentuale di persone che appartengono ad almeno una delle tre seguenti categorie:
- sono in una condizione di povertà relativa (ovvero il reddito è inferiore al 60% della mediana della distribuzione del reddito familiare del paese di residenza);
- si trovano in una condizione di grave deprivazione materiale (che causa l’incapacità di soddisfare bisogni essenziali per una vita dignitosa);
- vivono in famiglie a bassa intensità lavorativa (con un rapporto tra mesi lavorati e mesi disponibili per attività lavorative inferiore a 0,20).
FONTE: elaborazione openpolis su dati Eurostat
(ultimo aggiornamento: giovedì 31 Marzo 2022)