A che punto sono le misure Pnrr di competenza del Mit

La descrizione di tutte le misure e sub-misure del Pnrr di competenza del ministero delle infrastrutture e il loro stato di avanzamento.

Complessivamente le misure del Pnrr di competenza del ministero delle infrastrutture sono 34, considerando sia gli investimenti (24 per un valore totale di circa 39,8 miliardi) che le riforme (10). Troviamo poi 9 investimenti che a loro volta si suddividono in 22 sub-misure. I dati messi a disposizione dal ministero sullo stato di attuazione delle diverse misure purtroppo è un po’ datato. Per questo per avere informazioni più aggiornate e dettagliate è necessario fare riferimento alla documentazione diffusa dalla camera dei deputati. Per brevità, in questa sede ci limiteremo a passare in rassegna le misure più rilevanti. Dal punto di vista economico, l’investimento più rilevante (8,7 miliardi) è quello riguardante le linee dell’alta velocità al nord he prevede interventi per un totale di 165 chilometri. Su questo fronte risultano essere in corso di realizzazione i lavori sulle tratte Brescia–Verona e Verona–Bivio Vicenza. Sulla tratta Liguria-Alpi invece sono in corso di realizzazione i lavori relativi allo scavo delle gallerie del terzo valico dei Giovi e agli interventi nel nodo di Genova, con rispettivamente l’82% e il 100% di gallerie scavate. Sono invece in corso gli iter autorizzativi per il potenziamento della linea Gallarate-Rho (prima fase, per la quale risulta ancora in corso la conferenza dei servizi) ed è stato pubblicato il bando di gara per il quadruplicamento della linea Pavia-Milano Rogoredo (prima fase, tratta Milano Rogoredo–Pieve Emanuele e velocizzazione della linea storica Milano–Pavia). Non risulta più perseguibile con le tempistiche del Pnrr invece il progetto relativo alla circonvallazione di Trento della linea Verona-Brennero. Il secondo investimento più significativo di competenza del ministero delle infrastrutture invece riguarda sempre l’alta velocità ma nel mezzogiorno in cui sono previste opere per 119 chilometri. Per quanto riguarda la linea Napoli-Bari, sono stati aggiudicati e sono in corso di realizzazione tutti i lotti (Orsara-Bovino, CancelloFrasso, Frasso-Telese, Telese-Vitulano, ApiceHirpinia e Napoli- Cancello). D’altra parte però è stata richiesta la rimodulazione della tratta Orsara-Bovino che presenta difficoltà oggettive (i valori in km non sono significativi). Per quanto riguarda la linea Palermo-Catania invece sono stati aggiudicati i lavori per le tratte Dittaino-Catenanuova (lotto 5) per 22 chilometri e Nuova Enna-Dittaino (lotto 4b) per una lunghezza di 15 chilometri. Risultano poi in corso i lavori sul lotto 6 (CatenanuovaBicocca). Sono stati pubblicati i bandi per il Lotto 3 (Lercara – Caltanissetta) e per il Lotto 4a (Caltanissetta-Enna). Per quanto riguarda infine la linea Salerno-Reggio Calabria risulta aggiudicato il bando per il primo lotto funzionale Battipaglia-Romagnano. Il terzo investimento economicamente più rilevante è quello relativo allo sviluppo del trasporto rapido di massa. L’obiettivo di questa misura è quello di ridurre il traffico delle auto private di almeno il 10% a favore del trasporto pubblico (metropolitana, tram, autobus) realizzando 231 nuovi chilometri di rete. Nell’ambito del processo di revisione del Pnrr sono state maggiormente dettagliate le finalità dell’intervento con una suddivisione delle tre macro-tipologie di investimento da finanziare: infrastrutture di rete (con milestone di aggiudicazione appalti a settembre 2023); upgrading di infrastrutture e fornitura di materiale rotabile. Per queste ultime due categorie la milestone di aggiudicazione appalti è prevista con scadenza a settembre 2024. Parallelamente è stato eliminato l’ex target M2C2-25, in scadenza sempre a settembre 2024, che prevedeva l’aggiudicazione degli appalti per l’acquisto di materiale rotabile. Risultano concluse le procedure di aggiudicazione per 23 interventi che si articolano in 25 Cup finalizzati alla realizzazione di linee di infrastrutture per 245,8 chilometri. Di questi, 97,7 chilometri sono dedicati a tram e metropolitane mentre 148,1 a busvie o filovie. Si trova poi un ultimo investimento del valore complessivo superiore ai 3 miliardi di euro relativo all’acquisto di bus e treni verdi. L’obiettivo dell’investimento è accelerare l’attuazione del Piano Strategico Nazionale per la Mobilità Sostenibile, acquistando autobus a basse emissioni, treni a propulsione elettrica e a idrogeno, carrozze ferroviarie sviluppate con materiali riciclabili e rivestite con pannelli fotovoltaici, veicoli elettrici, ibridi o alimentati a gas. Con riferimento alla sottomisura riguardante gli autobus, si segnala che sono state aggiudicate gare aventi ad oggetto un numero di circa 3.102 autobus a zero emissioni e pianale ribassato. Gli investimenti sono stati assegnati per circa 1,6 miliardi di euro ai comuni capoluogo di città metropolitana, 50 milioni sono andati ai comuni capoluogo di regione e 220 milioni a quei comuni con alto inquinamento di Pm10 e biossido di azoto. Per quanto riguarda invece la parte relativa al trasporto su rotaia, sono stati aggiudicati appalti per la fornitura di 89 treni per il trasporto regionale e 7 treni ibridi per il servizio intercity a cui si aggiungono 70 carrozze sempre per le tratte intercity specificamente dedicate al mezzogiorno. Per quanto riguarda infine il piano innovativo per la qualità dell’abitare del valore totale di circa 2,8 miliardi l’obiettivo è quello di di costruire nuovi alloggi pubblici, riducendo le difficoltà abitative, riqualificando le aree degradate e puntando alla sostenibilità e all’innovazione verde. Verrà adottata una nuova gestione dell’edilizia popolare, che sfrutta modelli inclusivi e strumenti utili a garantire il benessere sociale e il decoro urbano. Secondo i dati Mit, sono state firmate 159 convenzioni. Alla data del 31 dicembre 2023 risulta che circa il 60% dei progetti hanno ultimato le procedure di aggiudicazione, per una copertura superiore a 10.000 unità abitative. Da ricordare infine che sono di competenza del Mit anche 10 riforme di carattere normativo. Tra queste, alcune delle più rilevanti sono l’accelerazione dell’iter per l’approvazione dei progetti ferroviari; la semplificazione normativa e il rafforzamento della governance per quanto riguarda gli interventi in ambito di approvvigionamento idrico e del trasferimento ad Anas e/o alle società concessionarie della titolarità del controllo e della manutenzione di ponti e viadotti che insistono su strade statali e autostrade. In base a quanto dichiarato dal ministero, sostanzialmente la componente relativa alle riforme è già stata tutta portata a compimento. Tra le norme particolarmente rilevanti a questo scopo possiamo citare i decreti legge 77 e 152 del 2021.

La descrizione sullo stato di avanzamento delle misure presenti in tabella è aggiornata alla data del 22 febbraio. Nel frattempo potrebbero essere intercorse delle novità. Per informazioni più aggiornate si consulti la documentazione diffusa dalla camera dei deputati.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Mit.
(ultimo aggiornamento: giovedì 22 Febbraio 2024)

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