In Italia quotidianamente sono quasi 9,7 milioni le persone che devono spostarsi per motivi di studio. Oltre il 70% raggiunge il luogo di istruzione, la scuola o l’università, spostandosi all’interno del proprio comune. Il restante 29,3% invece deve spostarsi fuori dal comune di residenza.
Tale quota risulta molto variabile nei territori del progetto Ripartire. Gli spostamenti fuori dal comune di residenza sono quasi il 40% in provincia di Pordenone, e rappresentano circa il 30% del totale in quelle di Cosenza (31,2%), L’Aquila (29,2%) e Ancona (27,6%). Nella città metropolitana di Roma invece solo il 13,6% di chi si sposta per studio esce dal proprio comune di residenza.
Scendendo a livello comunale, Roma è quello con meno spostamenti per studio esterni al comune: il 98,6% avviene all’interno degli estesi confini cittadini, anche a causa dell’estensione territoriale della Capitale. Tra i residenti del comune di Pordenone che ogni giorno si spostano per motivi di istruzione, il 13% deve uscire dal comune; la quota però supera il 40% in gran parte dei comuni confinanti. Così a Trebisacce, dove il 10,9% dei residenti che si muovono per studio si spostano fuori dal comune, ma la quota raggiunge il 39,9% nella confinante Villapiana, il 49,3% ad Albidona, supera il 42% nella vicina Amendolara e arriva addirittura al 50,7% a Plataci. Vale lo stesso per Ancona e L’Aquila. Nelle due città gli spostamenti per studio fuori dal comune si attestano rispettivamente al 9,2% e al 3,1%. Mentre nei comuni vicini, specie se interni e montani, la quota risulta molto più elevata.
I dati sono stati elaborati a partire dalle informazioni raccolte nel censimento permanente della popolazione. Per approfondire la metodologia v. qui.
FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat e Agenzia per la coesione territoriale
(ultimo aggiornamento: giovedì 13 Maggio 2021)