Tra i capoluoghi spiccano Chieti (71,16% di differenziata) e Teramo (69,55%). Indietro Pescara (47,68%) e L’Aquila (39,03%). Nel capoluogo regionale meno del 40% dei rifiuti urbani viene differenziato, in base ai dati relativi al 2020.
Considerando i comuni non capoluogo con oltre 25mila abitanti, superano il 70% di differenziata Avezzano (77,16%), Lanciano (76,41%), Vasto (74,51%) e Roseto degli Abruzzi (70,04%). Quota poco inferiore per Francavilla al Mare (68,48%), mentre più distante Montesilvano (35,04%).
I dati sulla produzione e sulla raccolta differenziata dei rifiuti urbani sono raccolti da Ispra attraverso una procedura standardizzata che prevede, in primo luogo, l’invio di appositi questionari ai soggetti pubblici che a vario titolo raccolgono informazioni in materia di gestione dei rifiuti urbani. In particolare, le informazioni vengono annualmente richieste a: agenzie regionali e provinciali per la protezione dell’ambiente; regioni; province; osservatori regionali e provinciali sui rifiuti.
In assenza di riscontro, o in caso di informazioni parziali o incongruenti, Ispra procede alle necessarie integrazioni attraverso l’elaborazione delle banche dati relative al modello unico di dichiarazione ambientale (Mud).
FONTE: elaborazione Abruzzo Openpolis su dati Ispra
(pubblicati: martedì 18 Ottobre 2022)