In 53 capoluoghi (quasi il 70% nelle regioni del nord) un livello di competenze medio o medio-alto si accompagna ad uscite precoci al di sotto della media nazionale (15,5% tra i giovani di 15-24 anni al momento della rilevazione). In altri 23 si registra la situazione opposta (abbandoni sopra la media e competenze sotto la media), e 19 di questi si trovano nel mezzogiorno. Nelle regioni del sud e delle isole, il 47,5% dei capoluoghi di provincia o di città metropolitana si trova in questa condizione.
Ogni capoluogo è stato classificato in base a due parametri.
Il primo, è la quota di giovani (15-24 anni) in uscita precoce dal sistema di istruzione, cioè la percentuale di quelli con al massimo la licenza media che non frequentano un corso regolare di studi e/o di formazione professionale. Ciascun comune è stato classificato in base al suo valore rispetto alla media nazionale, in 2 categorie: uscite precoci sotto la media (meno abbandono); uscite precoci sopra la media (più abbandono).
Il secondo, sono le competenze/apprendimenti raggiunti dagli studenti nei test alfabetici Invalsi. Anche in questo caso sono stati classificati in due categorie: competenze medio-basse (se il dato è inferiore alla media nazionale); competenze medio-alte (se uguale o superiore alla media).
L’incidenza dei giovani in uscita preoce dal sistema di istruzione è ricostruita attraverso i dati Istat al censimento 2011. Il livello di competenze degli alunni è un dato Invalsi relativo al 2017, raccolto dalla sezione statistiche sperimentali di Istat.
FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat e Invalsi
(ultimo aggiornamento: domenica 31 Dicembre 2017)