Nel 2022 la condizione generale delle famiglie è peggiorata, con un aumento – considerato significativo da Istat – dell’incidenza della povertà assoluta dal 7,7% dell’anno precedente al 8,3%. Si tratta di nuclei che non possono permettersi il paniere di beni e servizi che si può considerare essenziale per condurre uno standard di vita minimamente accettabile. Le situazioni più critiche emergono nei nuclei con figli. La presenza di almeno un minore nel nucleo innalza l’incidenza della povertà all’11,5%. In generale si conferma la tendenza per cui maggiore è il numero di figli nel nucleo, più spesso questo si trova in povertà assoluta. In presenza di un solo figlio minore l’incidenza della povertà assoluta è simile a quella media: 8,7% (rispetto all’8,3% del totale dei nuclei). Con 2 figli la quota sale al 13,2%: quasi 5 punti in più della media. Quando i figli sono almeno 3 l’incidenza della povertà assoluta supera il 20%.
Una persona si trova in povertà assoluta quando vive in una famiglia che non può permettersi l’insieme dei beni e servizi che, nel contesto italiano, sono considerati essenziali per mantenere uno standard di vita minimamente accettabile.
A seguito di una revisione metodologica avvenuta nel 2023, questi dati non sono confrontabili con la serie storica precedente. Entro la fine del 2023 è stato previsto dall’istituto il rilascio della serie storica ricostruita. Il 2021 è già stato ricostruito secondo la nuova metodologia.
FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat
(pubblicati: mercoledì 25 Ottobre 2023)