Calano negli anni gli importi degli accordi quadro per la gestione di centri in modalità in rete

Gli importi messi a bando tramite accordi quadro ordinari tra 2020 e agosto 2023 per i diversi tipi di centri di accoglienza straordinaria

Da anni ormai i capitolati d’appalto previsti dal ministero dell’interno svantaggiano l’accoglienza diffusa. I prezzi infatti sono inferiori a quelli previsti per i centri più grandi a fronte di servizi più costosi da offrire. Malgrado questo, nel 2020 gli importi messi a bando per accordi quadro relativi a centri in modalità in rete rappresentavano ancora più della metà del totale (52,2%). Un dato relativamente alto si è registrato anche l’anno successivo, se pur con un calo di 8 punti percentuali. Il 2020 e il 2021 tuttavia non sono stati anni ordinari per il sistema di accoglienza Italiano. Come è noto infatti in quel biennio le presenze in accoglienza hanno registrato numeri molto contenuti. Sia rispetto ai periodi precedenti che successivi. Il dato del 2022 dunque va letto anche come la risposta a un arrivo più consistente di richiedenti asilo in Italia. Infatti se si considerano gli importi messi a bando in valori assoluti, emerge come questi siano tutti aumentati rispetto al 2020. Tuttavia guardando alla proporzione di ciascun tipo di centro, si registra un notevole calo dei bandi destinati ai centri gestiti in modalità in rete.

Per accordi quadro ordinari si intendono accordi quadro per centri gestiti in modalità in rete (Cas in rete), centri collettivi fino a 50 posti (Cas fino a 50 p.) e centri collettivi da 50 a 300 posti (Grandi centri). I contratti che si è ritenuto rientrassero tra queste categorie, pur non riuscendo a identificare con precisione in quale, sono stati classificati come “Altro”. Non sono considerati i centri collettivi con più di 300 posti (generalmente riservati a centri di prima accoglienza e non a Cas) e i centri di permanenza e rimpatrio (Cpr). Inoltre, non sono considerati né quegli accordi quadro con importi molto limitati, che sembrano rispondere a casi specifici e non alla programmazione ordinaria, né gli accordi quadro che sono stati classificati come “ripetuti”.

FONTE: elaborazione Openpolis-ActionAid Italia su dati Anac
(pubblicati: mercoledì 31 Gennaio 2024)

PROSSIMO POST