Nell’attuale legislatura il livello medio di partecipazione alle votazioni elettroniche è piuttosto alto anche se non mancano i casi in cui l’assenza in aula è difficilmente giustificabile. Sia alla camera che al senato sono molti i nomi noti anche al grande pubblico che fanno registrare una percentuale di partecipazione alle votazioni elettroniche particolarmente basso. Tra questi troviamo l’ex leader della Lega Umberto Bossi (i cui problemi di salute sono noti) che non ha mai partecipato ai lavori di Montecitorio. Lo stesso vale per Antonio Angelucci. Troviamo poi tra gli altri anche l’ex ministro Giulio Tremonti (4,3% di presenze), Marta Fascina (5,2%), l’ex ministro del Pd Lorenzo Guerini (10,7%) e il leader di Noi moderati Maurizio Lupi (22,3%). A palazzo Madama la media di partecipazione è sensibilmente più alta rispetto alla camera, tanto che tra i senatori con una percentuale di presenze più bassa figura anche la capogruppo del Pd Simona Malpezzi che però è stata presente a oltre la metà delle votazioni (61,9%). Tra i meno presenti invece troviamo Franco Mirabelli (4,8%), Guido Castelli (15,3%) e Claudio Borghi (34,3%). Anche in questo caso incontriamo alcuni nomi noti tra i mesi presenti. Tra questi Carlo Calenda (53,8%) e Matteo Renzi (55,5%). Occorre precisare che in alcuni casi la bassa percentuale di presenze è compensata da un altissimo tasso di missioni. Se in alcune situazioni il motivo è attribuibile a incarichi multipli (in particolare quelli di governo) in altre ciò è meno comprensibile. È il caso ad esempio del senatore del Pd Franco Mirabelli o dell’onorevole Antonino Minardo. Al contrario invece, se è vero che generalmente gli esponenti del governo partecipano poco alle sedute dell’aula questo non vale per tutti. Ad esempio il sottosegretario all’informazione e all’editoria Alberto Barchini registra un tasso di partecipazione alle sedute del senato del 48,7%. Il sottosegretario alle infrastrutture e i trasporti Tullio Ferrante si attesta al 46,1% e il sottosegretario alla giustizia Andrea Ostellari al 46%.
Dal conteggio sono stati esclusi i parlamentari che hanno anche incarichi di governo, i presidenti dell’aula e i senatori a vita. Questi, per motivi diversi, solitamente non partecipano alle votazioni.
FONTE: elaborazione e dati openpolis.
(ultimo aggiornamento: giovedì 21 Marzo 2024)