Per affrontare l’emergenza Coronavirus il governo Conte II ha deliberato 5 diversi decreti legge, di cui 4 attualmente in discussione, incluso il Cura Italia. A questi bisogna poi aggiungere anche il decreto cuneo fiscale, testo a completamento della manovra.
Uno dei problemi che però sta emergendo è l’impossibilità per il parlamento di riunirsi per discutere e votare gli atti, rispettando le indicazioni di sicurezza date dal governo.
Molte sono le possibilità sul tavolo: dall’accorpamento di alcuni testi, alla creazione di commissioni speciali (con capacità di discutere decreti legge), passando per il voto online (attualmente opzione complessa).
Una cosa però è certa, ad oggi questa emergenza sanitaria sta mettendo anche in forte difficoltà il nostro parlamento. Il ruolo di camera e senato non è solo quello di approvare i decreti del governo, ma anche di discuterli per migliorarli.
I decreti legge hanno effetto immediato, e devono poi essere convertiti in legge dal parlamento entro 60 giorni. Se ciò non avviene, i decreti perdono efficacia sin dall’inizio.
Le commissioni speciali possono essere create in qualsiasi momento, e possono approvare disegni di legge senza il coinvolgimento dell’aula. Generalmente vengono istituite ad inizio legislatura per affrontare questioni urgenti in attesa che vengano formate le commissioni permanenti.
Nel caso specifico però i regolamenti di camera e senato andrebbero modificati, visto che le commissioni speciali non possono discutere in sede legislativa i decreti legge.
FONTE: dati ed elaborazione openpolis
(ultimo aggiornamento: mercoledì 18 Marzo 2020)