Rispetto alla prima repubblica, nell’ambito di una complessiva razionalizzazione della macchina amministrativa, il numero di ministeri con portafoglio è stato progressivamente ridotto. Paradigmatico è il caso dell’attuale ministero dell’economia e delle finanze, oggi un dicastero unico, mentre fino agli anni ’90 quelle funzioni erano svolte 3 strutture autonome: il ministero del bilancio, quello delle finanze e quello del tesoro. Quest’ultimo nel 1993 (a seguito di un referendum abrogrativo) aveva peraltro già accorpato un quarto dicastero, quello delle partecipazioni statali.
A fronte di questa riduzione, il numero di ministri senza portafoglio è aumentato, in particolare negli anni 2000. Il governo Berlusconi II (2001-05) ne aveva 9, il Berlusconi III (2005-06) 11, il Prodi II (2006-08) 8. Il successivo Berlusconi IV, pur riducendo ulteriormente il numero di ministeri con portafogli (solo 12, rispetto ai 18 del precedente esecutivo) era composto da 9 ministri senza portafogli.
Il dato sui ministeri con portafoglio si riferisce al numero di dicasteri esistenti alla formazione del governo (ad esempio, se due ministeri diversi sono guidati dallo stesso ministro, questi vengono conteggiati due volte).
FONTE: openpolis
(ultimo aggiornamento: venerdì 12 Febbraio 2021)