Quanto i divari negli apprendimenti, anche delle materie Stem, si allarghino nel corso degli studi è chiaramente visibile confrontando i punteggi medi degli studenti nei test Invalsi in ciascuna area italiana, dalle scuole primarie alle superiori.
In seconda elementare le distanze nei risultati in matematica sono più contenute, anche se emerge già una prevalenza del centro-nord sul mezzogiorno. Un divario di 5 punti tra l’area del paese con i risultati più elevati e quella con il dato più basso, che diventano 13 in quinta elementare (203,7 punti nel nord-ovest contro 190,7 nella macroarea sud e isole).
In terza media il divario raggiunge i 24,4 punti: 209,4 è il punteggio rilevato nel nord-est contro i 185 per sud e isole. In entrambi gli anni delle superiori rilevati la distanza tra territori nei risultati di matematica si attesta sui 33 punti. Il gap tra l’Italia nord-orientale, e in generale centro-settentrionale, e la parte meridionale del paese diventa ancora più ampio.
Le cinque macro-aree in cui il territorio italiano è suddiviso ai fini Invalsi sono: nord-ovest (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria); nord-est (Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna), centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio), sud (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia), sud e isole (Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna).
FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Invalsi
(ultimo aggiornamento: lunedì 3 Febbraio 2020)