Con il governo Meloni già convertiti in legge 71 decreti

Il confronto tra leggi ordinarie e conversioni di decreti approvate durante i governi delle ultime 4 legislature (2008-2025)

Per capire quanto la proliferazione dei decreti incida sul processo legislativo si può fare un confronto tra il numero di leggi ordinarie e quello di conversioni di decreti legge approvate durante il mandato dei diversi esecutivi. Se si escludono le ratifiche di trattati internazionali, dall’insediamento dell’attuale esecutivo ad esempio le conversioni di decreti approvate sono state 71 a fronte di 65 leggi ordinarie entrate in vigore. Nelle ultime 4 legislature solo durante il mandato di due esecutivi si è registrato un disavanzo maggiore a favore delle leggi di conversione. Si tratta dei governi Conte II (9 leggi ordinarie e 34 conversioni) e Letta (7 ordinarie, 22 conversioni) mentre l’esecutivo Draghi riporta lo stesso squilibrio dell’attuale (41 leggi ordinarie e 47 conversioni). Da ricordare sempre però che nel caso degli esecutivi Draghi e Conte II hanno inciso moltissimo le iniziative resesi necessarie per fronteggiare la pandemia. Ciò detto, si registrano 4 governi dove invece è maggiore anche in maniera significativa il numero di leggi ordinarie entrate in vigore. Si tratta dei governi Berlusconi IV, Monti, Renzi e Gentiloni.

Dal conteggio delle leggi ordinarie sono state escluse le ratifiche di trattati internazionali. Questo perché si tratta generalmente di proposte poco divisive dal punto di vista politico, approvate spesso in blocco con maggioranze larghe e senza grandi discussioni.

FONTE: elaborazione e dati openpolis
(ultimo aggiornamento: mercoledì 29 Gennaio 2025)

PROSSIMO POST