Da 10 anni i minori e le loro famiglie sono la fascia più povera. Con la pandemia la quota di bambini e ragazzi in povertà assoluta ha superato il 14%. Tuttavia non è un fenomeno nuovo. È ormai dalla fine degli anni 2000 che la quota di bambini e ragazzi indigenti è aumentata, accrescendo i divari generazionali. Prima della grande recessione seguita alla crisi del 2008, c’era molta meno distanza tra la povertà rilevata nelle diverse fasce d’età. I più in difficoltà erano gli over-65 (4,5% in povertà assoluta), mentre nella fascia 35-64 anni erano circa il 2,7%. Gli effetti della crisi economica hanno allargato le distanze, penalizzando soprattutto le giovani generazioni.
Una persona si trova in povertà assoluta quando vive in una famiglia che non può permettersi l’insieme dei beni e servizi che, nel contesto italiano, sono considerati essenziali per mantenere uno standard di vita minimamente accettabile.
FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat
(ultimo aggiornamento: mercoledì 15 Giugno 2022)