Dal 2016 la ricchezza offshore degli italiani è più che raddoppiata

Le attività finanziarie detenute dalle famiglie italiane fuori dall'Italia (2001-2022)

Nei primi anni 2000 le risorse finanziarie detenute all’estero dagli italiani erano elevate: hanno toccato due picchi nel 2004 (190 miliardi di dollari) e nel 2007 (187 miliardi). Dopo un progressivo calo, a partire dal 2016 l’entità della ricchezza finanziaria offshore è nuovamente aumentata, per toccare un altro picco nel 2021: circa 208 miliardi di dollari. Dal 2020 il rapporto con il Pil si attesta al 9,8%. Una cifra più contenuta rispetto al 14,3% del 2001, ma che comunque segna un incremento rispetto ad anni in cui la percentuale non ha superato il 5%.

Con ricchezza finanziaria offshore delle famiglie si intendono le attività finanziarie detenute da individui al di fuori del loro paese di residenza. Le attività finanziarie comprendono depositi bancari e portafogli di titoli (azioni, obbligazioni e quote di fondi comuni di investimento).

FONTE: elaborazione openpolis su dati Atlas of the offshore world
(pubblicati: lunedì 15 Maggio 2023)

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