Decreto Pnrr, circa 3,4 miliardi per le misure definanziate

La somma degli importi per finanziare le misure escluse in tutto o in parte dal Pnrr

Il decreto legge 19/2024 autorizza un significativo incremento delle previsioni di spesa finalizzate in parte alla più efficace attuazione del Pnrr e in parte a finanziare i progetti rientranti in quelle misure che sono state escluse in tutto o in parte dal Pnrr. Complessivamente l’incremento della spesa autorizzata ammonta a circa 15,5 miliardi. Il 60% circa di questo incremento (circa 9,4 miliardi) è assorbito dal fondo di rotazione per l’attuazione del Next generation Eu-Italia. Si tratta del fondo che è stato istituito appositamente per la gestione dei flussi finanziari tra le istituzioni europee e italiane. Da notare che questo incremento risulta essere molto più consistente rispetto all’incremento del Pnrr scaturito dalla revisione del piano (l’importo complessivo dei fondi a disposizione del nostro paese è infatti passato da 191,5 a 194,4 miliardi di euro, con un incremento di 2,9 miliardi). Il decreto, così come per altri aspetti, non entra nel dettaglio delle motivazioni che hanno portato a questo incremento, dice solo che è finalizzato a “garantire una più efficiente e coordinata utilizzazione delle risorse europee e del bilancio dello stato e consentire la tempestiva realizzazione degli investimenti stabiliti”. Il secondo incremento più significativo, pari a circa 2,6 miliardi di euro, riguarda il fondo complementare al Pnrr (Pnc). In questo caso è interessante notare che mentre per alcuni interventi – evidentemente quelli in stato più avanzato – si prevede un incremento delle risorse disponibili, dall’altro il Pnc è proprio una delle voci principali a cui il governo ha scelto di attingere per finanziare i progetti rientranti in quelle misure che sono state del tutto o in parte definanziate. Da questo specifico punto di vista le autorizzazioni alla spesa più consistenti sono state riservate ai piani urbani integrati – progetti generali con circa 1,6 miliardi di euro (in un allegato del Dl è possibile anche capire la distribuzione di questi fondi tra le diverse città metropolitane, titolari degli interventi rientranti in questa misura). Oltre a ciò, è stata autorizza la spesa per un miliardo per finanziare i progetti rientranti nella misura Utilizzo dell’idrogeno in settori hard-to-abate. Altri 500 sono destinati ai progetti rientranti nella misura Aree interne – Potenziamento servizi e infrastrutture di comunità e 300 per la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie. Quest’ultima è l’unica misura interamente rifinanziata attraverso altre fonti.   

Il grafico riporta la somma delle previsioni di spesa per diverse annualità, in un periodo compreso tra il 2024 e il 2029. Per informazioni più dettagliate si consulti direttamente l’articolo 1 del decreto legge.

FONTE: elaborazione openpolis su dati decreto legge 19/2024.
(ultimo aggiornamento: sabato 2 Marzo 2024)

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