Con la nascita del governo Meloni sono stati 20 gli incarichi conferiti dalla presidente del consiglio senza che alla scelta abbiano partecipato altri soggetti politici. Tra questi solo in 2 casi Meloni ha confermato i dirigenti già in carica. Tuttavia la metà dei dirigenti sostituiti da Meloni hanno trovato posti in altri incarichi di vertice presso la presidenza del consiglio. Tra i ministri senza portafoglio invece in 4 hanno rinnovato tutti i dirigenti di vertice degli uffici loro delegati. Altri 4 li hanno confermati. In 2 invece ne hanno confermato uno e rinnovato un altro.
Gli incarichi di vertice sottoposti a spoils sistem presso la presidenza del consiglio sono quelli di segretario generale, vicesegretario generale, capo di un dipartimento o di un ufficio autonomo (l. 400/1988, articolo 18). Le nomine sono effettuate dal presidente del consiglio in tutti quei casi in cui gli uffici non siano stati esplicitamente posti in uso a un ministro. Attualmente i ministri che si avvalgono di uffici della presidenza del consiglio sono: Raffaele Fitto (dipartimento per le politiche europee e dipartimento per le politiche di coesione), Sebastiano Musumeci (dipartimento della protezione civile e dipartimento casa Italia), Eugenia Maria Roccella (dipartimento per le politiche della famiglia e dipartimento per le pari opportunità), Andrea Abodi (dipartimento per lo sport e dipartimento della gioventù e del servizio civile), Roberto Calderoli (dipartimento per gli affari regionali e le autonomie), Paolo Zangrillo (dipartimento della funzione pubblica), Maria Elisabetta Alberti Casellati (dipartimento per le riforme istituzionali), Luca Ciriani (dipartimento per i rapporti con il parlamento), Alessandra Locatelli (ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità), Adolfo Urso (ufficio per le politiche spaziali e aerospaziali).
FONTE: openpolis
(consultati: venerdì 24 Febbraio 2023)