Tra il 2017 e il 2018 la tendenza è stata quella di privilegiare un modello di accoglienza distribuita tra più soggetti con una riduzione significativa del peso dei grandi gestori. Questi infatti nel 2017 assorbivano quasi il 20% di tutti gli importi erogati mentre nel 2018 questa percentuale è scesa al 12%. Parallelamente è cresciuta invece la quota ricevuta dai gestori medio-piccoli (+13%), piccoli (+16%) e molto piccoli (+36%).
Nelle relazioni sul funzionamento del sistema di accoglienza del Ministero dell’Interno per gli anni 2017 e 2018 sono indicati, aggregati per provincia, gli enti gestori (e le loro partite iva o codici fiscali) vincitori di appalti per la gestione di centri di accoglienza prefettizi. Abbiamo aggregato questi gestori per classi d’importo, indicando come “grandi” quelli che hanno ricevuto dal ministero oltre 10 milioni di euro. A scalare troveremo quindi i gestori “medio-grandi” (tra i 5 e i 10 milioni di euro), quelli “medio-piccoli” (tra i 2 e i 5 milioni), i “piccoli gestori” (tra i 500 mila euro e 2 milioni) e infine quelli “molto piccoli” (sotto i 500 mila euro).
FONTE: Elaborazione openpolis su dati della Relazione sul funzionamento del sistema di accoglienza 2017 e 2018 del ministero dell'interno.
(ultimo aggiornamento: mercoledì 22 Gennaio 2020)