Tra i capoluoghi le maggiori città del sud si caratterizzano per un indice di Gini elevato e bassi apprendimenti. Napoli presenta un indice di Gini pari a 0,24, secondo solo a Milano (0,26) e in linea con quello di Roma. Il punteggio medio Invalsi nel capoluogo campano nelle prove Invalsi di italiano degli studenti di V superiore nel 2021/22 è di 170,4 e il 63,3% degli alunni si attesta sui 2 livelli più bassi.
Palermo e Catania, con un incidenza della disuguaglianza lievemente inferiore (indice di Gini 0,23), hanno risultati di poco migliori. In entrambe il 60% degli studenti si attesta sui livelli di apprendimento più bassi e i punteggi medi sono rispettivamente 174,21 e 174,88.
Il dato rappresenta una stima dell’indice di Gini comunale. Esso è stato calcolato non sul reddito delle singole famiglie, ma su sottogruppi di popolazione.
A partire dal reddito (imponibile Irpef 2012) la popolazione è stata divisa in sottogruppi, e di ciascuno è stato calcolato il reddito medio. Si tratta quindi di una sottostima della diseguaglianza attraverso l’indice di Gini perché riguarda solo la componente ‘tra gruppi’, essendo costruita sull’ipotesi che dentro ciascun gruppo non ci siano differenze.
FONTE: elaborazione openpolis – Con i Bambini su dati Invalsi e Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (Indicatori per le politiche urbane)
(ultimo aggiornamento: mercoledì 28 Settembre 2022)