Sulla riforma costituzionale il più alto numero di voti favorevoli da inizio legislatura

I voti favorevoli alla riforma costituzionale nelle due approvazioni alla camera

Fino all’approvazione finale, il Partito democratico era stato l’unico, tra i principali partiti in parlamento, ad aver sempre votato contro il provvedimento.

Con 553 voti favorevoli, e l’appoggio del Pd, l’ultimo passaggio a Montecitorio è stato il voto che da inizio legislatura ha ottenuto il più ampio consenso parlamentare. Tra i motivi che hanno portato il Partito democratico a cambiare idea, l’accordo per l’inserimento di vari correttivi entro la fine dell’anno.

Ma il collegamento tra la riforma appena approvata e successive proposte di legge correttive è tutt’altro che scontato. Nell’instabile panorama politico italiano infatti, nulla vieta che i vari correttivi ipotizzati (dalla riforma elettorale a quella dei regolamenti, passando per emendamenti ad altri ddl costituzionali già in discussione) vengano abbandonati a causa di nuove circostanze politiche o, come in molti ipotizzano, a causa di una crisi all’interno dell’alleanza 5stelle-Pd che possa portare alla fine del governo Conte II.

Non c’è quindi nessun tipo di collegamento vincolante tra la riforma costituzionale appena approvata e ulteriori provvedimenti che potranno essere votati dal parlamento.

Il disegno di legge, in quanto di riforma costituzionale, ha richiesto la doppia approvazione da parte di entrambi i rami.

FONTE: dati ed elaborazione openpolis
(ultimo aggiornamento: mercoledì 9 Ottobre 2019)

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