La Basilicata ha la quota a più alta (30%) di imprese dove le dipendenti donne sono più degli uomini. Seguono Molise (26%), Sicilia (19%) e Umbria (16%). Considerando invece la presenza giovanile, nelle prime tre posizioni compaiono Molise (24%), Sicilia (23%), Puglia, Valle d’Aosta e Piemonte al 22%. La Valle d’Aosta è inoltre la regione con più imprese a prevalenza di dipendenti stranieri (11%). Seguono Friuli-Venezia Giulia (7%) e Liguria, Molise, Trentino-Alto Adige e Toscana con il 5%. Infine, tenuto conto del valore tecnologico, le regioni con la presenza più numerosa di startup che usano strumenti tecnologici ecosostenibili in ambito energetico sono Trentino Alto Adige (24%), Umbria (22%) e Campania (20%).
I dati rappresentano, per ciascuna regione, la quota di start up composte per la maggior parte da donne, giovani, stranieri e la quota di aziende che sviluppano e commercializzano prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico. Le percentuali sono calcolate sul totale delle start up per cui erano disponibili tali informazioni. Una stessa impresa può appartenere a più di una delle 4 categorie.
FONTE: elaborazione openpolis su dati Mise
(ultimo aggiornamento: venerdì 5 Marzo 2021)