Il 71,93% degli edifici scolastici in Lombardia presenta accorgimenti per il risparmio energetico, molto più della media nazionale (57,5%). Dato che ne fa la terza regione in Italia dove risultano più diffusi, ma che varia tra i diversi territori. Mentre nelle province di Bergamo, Lecco e Sondrio la percentuale di edifici con accorgimenti supera l’80%, in quella di Pavia si attesta al 51,88%. La città metropolitana di Milano – pur superando la media nazionale – si colloca appena sopra l’area pavese, con il 60,71% del patrimonio edilizio scolastico dotato di accorgimenti.
Tra i comuni della regione con più residenti tra 6 e 18 anni, il capoluogo regionale, Milano, si attesta al 39%. Al contrario delle altre maggiori città come Brescia, Monza, Bergamo, Busto Arsizio e Sesto San Giovanni, tutte al di sopra dell’80%. Sopra il 60% anche Como, Cinisello Balsamo e Varese.
Su questa situazione si innestano gli interventi del Pnrr, con una serie di investimenti per l’edilizia scolastica tra cui quelli per la costruzione di nuove scuole. Sono 14 le aree individuate per la Lombardia in base alle ultime informazioni pubblicate (erano 15 nelle graduatorie pubblicate nel maggio scorso). Per un totale di circa 49mila metri quadri e un importo complessivo richiesto superiore ai 110 milioni di euro.
I punti sulla mappa localizzano gli interventi finanziati nell’ambito del bando nuove scuole del Pnrr. La dimensione cresce in funzione dell’importo previsto. Il colore dei comuni varia in base alla quota di edifici scolastici che in quel territorio dispongono di accorgimenti per la riduzione dei consumi energetici (più intenso il colore, maggiore la quota di edifici per cui è dichiarata la presenza di accorgimenti).
FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati ministero dell’istruzione
(pubblicati: domenica 17 Luglio 2022)