Il 58% delle leggi approvate con il governo Meloni sono conversioni di decreti

Il peso percentuale delle conversioni dei decreti nel processo legislativo nelle ultime 4 legislature (2008-2024)

Negli ultimi anni gli esecutivi hanno fatto sempre più spesso ricorso ai decreti legge, non solo per dare rapida attuazione al proprio programma di governo ma anche per velocizzare l’iter legislativo parlamentare. Nel caso delle conversioni dei decreti legge infatti, questo deve concludersi entro 60 giorni. Analizzando i dati delle 4 ultime legislature, possiamo osservare che l’attuale esecutivo fa registrare un peso particolarmente elevato delle leggi di conversione rispetto al totale. Parliamo infatti di 46 leggi sulle 106 approvate in totale, pari al 43,4%. Un dato che sale addirittura al 58,1% se dall’analisi si escludono le ratifiche di trattati internazionali, norme che solitamente sono approvate con larghe maggioranze e senza grandi discussioni. Poco rilevanti quindi da un punto di vista politico. Tra gli esecutivi in esame soltanto con il governo Letta l’incidenza delle leggi di conversione era stata più alta. Parliamo di 21 leggi di conversione sulle 36 totali (58,3% che sale al 72,4% escludendo le ratifiche). Su questo dato però probabilmente influisce anche il fatto che il governo Letta rimasto in carica solamente per 9 mesi. Sul terzo gradino del podio si posiziona l’esecutivo Draghi con 47 leggi di conversione approvate definitivamente in 20 mesi (32% che sale al 49% senza le ratifiche).

Il grafico mostra la percentuale di ogni tipologia di legge entrata in vigore nelle ultime 4 legislature in base al governo in carica nel momento dell’approvazione.

FONTE: elaborazione e dati openpolis
(ultimo aggiornamento: lunedì 11 Marzo 2024)

PROSSIMO POST