Nel 2021 sono 4.635 gli enti che ricevono risorse dalla componente perequativa del Fsc, contro 1.930 che invece versano. La prima condizione riguarda quasi tutti i comuni del sud, dove infatti il 94% degli enti ha una capacità fiscale insufficiente a coprire il fabbisogno standard. Anche nel centro l’ampia maggioranza degli enti (82%) riceve risorse dal fondo e lo stesso vale per il nord Italia, anche se qui si tratta di una quota che supera solo di poco la metà (57%).
Se la differenza tra fabbisogno standard totale e capacità fiscale è negativa, significa che il comune è più che in grado con la sua sola capacità fiscale di coprire il fabbisogno che gli viene riconosciuto. In questo caso l’ente dovrà versare risorse al fondo perequativo. Se la differenza è positiva invece, significa che il comune non riesce autonomamente a finanziare lo svolgimento delle sue 10 funzioni fondamentali. In questo caso è stabilito che l’ente riceva soldi dal fondo perequativo.
FONTE: elaborazione openpolis su dati Sose
(ultimo aggiornamento: lunedì 15 Marzo 2021)