La tabella si riferisce alla platea di 231.140 progetti finanziati ai soggetti attuatori già menzionati. Tali progetti sono qui osservati nelle varie fasi in cui si articola la loro realizzazione: suddivisione in progetti esecutivi, messa a bando e assegnazione dei lotti, realizzazione delle opere, collaudo. I ritardi dei progetti originano sin dalle prime fasi, messa a bando e assegnazione dei lavori. I ritardi in fase di progettazione esecutiva e assegnazione (le due fasi necessarie per la messa a bando e per l’avvio dei lavori) contano, ciascuna, per quasi un terzo di tutti i ritardi e, se si escludono i casi non classificati, per oltre il 62 per cento dei ritardi di cui si conosce la fase. È in ritardo poco più del 75 per cento delle fasi. Nel complesso, la quota di situazioni di ritardo e di fasi concluse evidenzia la fase di assegnazione (selezione dell’impresa cui affidare la realizzazione) come il “collo di bottiglia”: chi lo riesce a superare riesce poi a ottenere risultati migliori nelle fasi successive. Anche la progettazione esecutiva procede a rilento, ma in questo caso possono esservi giustificazioni tecniche connesse all’adattamento dei progetti alle condizioni territoriali e ambientali.
La tabella fa riferimento alla platea di 231.140 progetti registrati sulla piattaforma Regis. Tali interventi sono qui osservati nelle varie fasi in cui si articola la loro realizzazione. Per questo motivo il numero di progetti esecutivi è diverso rispetto al dato su quelli selezionati dai soggetti attuatori. E soprattutto il totale delle fasi passate in rassegna risulta molto maggiore. Ogni singola opera infatti per essere realizzata può avere bisogno di una o più progettazioni esecutive da mettere a gara. Inoltre il singolo progetto esecutivo può essere ripartito in lotti per la sua realizzazione.
FONTE: elaborazione openpolis su dati Regis e ufficio parlamentare di bilancio
(ultimo aggiornamento: domenica 26 Novembre 2023)