Isolando i soli comuni, la percentuale più rilevante dei commissariamenti ha origine in una crisi della maggioranza per ragioni prettamente politiche. Tra le ragioni politiche, le più frequenti sono le dimissioni in massa dei consiglieri (38%), quelle del sindaco (22%). Più rara la sfiducia del sindaco da parte del consiglio comunale (3% dei casi). A fronte del dato medio (63%), va rilevato come la quota di comuni commissariati per motivi politici registri un calo marcato negli ultimi anni. Nel 2011, oltre 3 commissariamenti su 4 (78%) avvenivano per una delle ragioni politiche appena elencate. Nel 2018 e nel 2019 sono stati poco più di uno su due.
Il grafico fa riferimento ai decreti di scioglimento emanati dal presidente della repubblica, su proposta del governo, in base alle disposizioni del testo unico sugli enti locali (Tuel). Include anche gli scioglimenti disposti dai competenti organi delle regioni a statuto speciale, esclusa la Sicilia.
FONTE: openpolis
(ultimo aggiornamento: lunedì 25 Novembre 2019)