In tutti i paesi tranne 3 (Cipro, Austria e Irlanda) le emissioni di gas serra nell’atmosfera sono diminuite tra il 1990 e il 2020. In alcuni casi il calo è più marcato, per esempio a Malta dove ha superato il 90% o in Svezia dove ha sfiorato l’80%. Nei paesi più grandi e popolosi del continente la riduzione è stata più contenuta: pari al 43% in Germania, al 32% in Italia, al 27% in Francia e ad appena il 5% in Spagna. È importante tuttavia sottolineare che i dati del 2020 sono relativamente affidabili in quanto si è trattato dell’anno del lockdown, durante il quale molte attività che comportavano produzione o consumo di energia si sono temporaneamente fermate. Nel complesso quindi il calo è modesto e ben lontano dagli obiettivi posti dal green deal europeo.
I dati si riferiscono a tutti i gas alle emissioni in termini assoluti di tutti i gas a effetto serra (l’anidride carbonica, metano, ossido di diazoto, idrofluorocarburi, perfluorocarburi, esafluoruro di zolfo e trifluoruro di azoto), in tutti i settori. Le emissioni sono misurate in megatone (mt, pari a 1 milione di tonnellate) di Co2 equivalenti. Questa misura serve per uniformare l’impatto che ha una certa quantità di un gas serra rispetto alla medesima quantità di anidride carbonica. In questo modo è possibile sommare tutti gli effetti per capire complessivamente quanto incidono sull’ambiente.
FONTE: elaborazione openpolis su dati Eea
(pubblicati: martedì 13 Aprile 2021)