L’incidenza del ricorso alla questione di fiducia può essere compresa anche valutando il numero di leggi che sono passate da un voto di questo tipo in entrambi i rami del parlamento. In questa circostanza i margini di intervento per deputati e senatori si riducono al minimo, limitandosi alle dichiarazioni di voto. Da questo punto di vista possiamo osservare che il governo attualmente in carica a già raggiunto il primo posto nel confronto con gli esecutivi delle ultime 4 legislature. Quello di Giorgia Meloni infatti ha approvato ben 27 leggi ponendo la fiducia in entrambe le camere. Al secondo posto troviamo il governo Renzi con 22, al terzo Draghi con 20. Salvo poche eccezioni, di solito sono le leggi di conversione dei decreti legge a subire questo trattamento, anche perché i Dl devono essere convertiti dal parlamento entro 60 giorni. Tra i provvedimenti più recenti approvati con doppio voto di fiducia troviamo il Ddl di conversione del cosiddetto decreto omnibus in materia fiscale, del decreto svuota carceri, quello del decreto infrastrutture, processo penale e sport e del cosiddetto decreto salva casa.
Il grafico mostra, per ogni governo delle ultime 4 legislature, il numero di Ddl che sono stati approvati ponendo la fiducia in entrambi i rami del parlamento.
FONTE: elaborazione e dati openpolis
(ultimo aggiornamento: giovedì 3 Ottobre 2024)