Se si considera il numero assoluto di questioni di fiducia poste dai diversi esecutivi che si sono succeduti nelle ultime 4 legislature possiamo osservare che il governo Meloni si colloca al secondo posto con 58. Solo la compagine guidata da Matteo Renzi riporta un dato più alto (68), bisogna però considerare che questo esecutivo è rimasto in carica per quasi 3 anni mentre l’attuale si trova a palazzo Chigi da meno di 2. Al terzo posto invece troviamo il governo Draghi che ha fatto ricorso alla fiducia in 55 occasioni in circa 20 mesi. Se si considera il dato relativo al numero medio di voti di fiducia al mese, in modo da poter fare un confronto omogeneo tra esecutivi che hanno avuto diversa durata, possiamo notare che quello di Meloni scende al terzo posto (2,64 voti di fiducia di media al mese). Oltre al governo Draghi (2,68) infatti in questo caso anche quello guidato da Mario Monti riporta un valore maggiore (2,79), il più alto tra gli esecutivi presi in esame. Un elemento molto interessante da questo punto di vista riguarda il fatto che il governo Meloni sale al primo posto se si considera il rapporto percentuale tra voti di fiducia e leggi approvate. Durante il mando dell’attuale esecutivo infatti sono state approvate 129 leggi, per un rapporto fiducie/leggi pari al 45% circa. Al secondo posto troviamo in questo caso il governo Monti (42,5%) seguito dagli esecutivi Conte II (39,4%) e Draghi (37,4%). Focalizzando l’analisi su quanto avvenuto nei primi mesi del 2024, possiamo osservare che i voti di fiducia sono stati 13 e hanno riguardato 7 diversi disegni di legge.
Il grafico mostra, per i governi delle ultime 4 legislature, il rapporto tra questioni di fiducia poste e leggi approvate in totale, incluse quelle di iniziativa parlamentare.
FONTE: elaborazione e dati openpolis
(ultimo aggiornamento: mercoledì 17 Luglio 2024)