È molto interessante valutare come si è evoluta nel tempo la coesione dei gruppi parlamentari. In generale, rispetto all’inizio della legislatura, tutti i gruppi hanno visto una diminuzione del loro coefficiente di coesione. Alla camera negli ultimi mesi il dato più basso è quello fatto registrare da Azione-Italia viva. È possibile che le divisioni che si sono venute a creare tra i due leader Matteo Renzi e Carlo Calenda abbiano inciso su questa dinamica. Da notare invece che sia Fratelli d’Italia che Partito democratico hanno fatto registrare un costante aumento dal febbraio del 2023 fino a maggio. Il partito di Giorgia Meloni in questo periodo ha fatto registrare un aumento di 6,72 punti percentuali. Mentre per il Pd l’incremento è stato di oltre 8 punti. Dati che pone il gruppo Dem della camera al primo posto come gruppo più coeso. Un’indicazione molto significativa anche alla luce del cambio di segreteria che è avvenuto nel frattempo. Da segnalare la significativa riduzione fatta registrare dal Movimento 5 stelle che tra aprile e maggio ha perso oltre 11 punti percentuali. Situazione completamente diversa al senato dove invece ad essere più coeso a maggio è proprio il gruppo pentastellato, in netto recupero rispetto al marzo scorso. Anche in questo caso il Pd fa registrare un incremento del coefficiente di coesione anche se meno marcato rispetto alla camera. Fratelli d’Italia fa registrare un lieve calo negli ultimi 2 mesi. Lega e Azione-Iv fanno registrare degli andamenti molto altalenanti. Mentre Forza Italia è il gruppo che fa registrare stabilmente l’indice di coesione più basso.
Per tasso di coesione si intende il numero di appartenenti al gruppo che hanno partecipato a una votazione e che hanno votato in linea con la maggioranza del gruppo rispetto al totale dei componenti il gruppo stesso. Per garantire un’adeguata leggibilità al grafico sono stati considerati solamente i 6 gruppi più numerosi ad esclusione del misto.
FONTE: elaborazione e dati openpolis
(ultimo aggiornamento: giovedì 18 Maggio 2023)