Nonostante non sia il settore con il maggior numero di illeciti registrati (il primo settore in questo senso è quello di servizi, alloggio e ristorazione), il settore agricolo è quello in cui si è registrato il maggior numero di casi di caporalato (865). È seguito dalle attività manifatturiere (317) e da trasporto e magazzinaggio (107).
I dati si riferiscono al numero di persone considerate vittime di caporalato o sfruttamento, secondo l’articolo 603 bis del codice penale, in alcuni settori produttivi, e sono emersi dall’attività di vigilanza condotta nel corso del 2020. Sono esclusi i settori in cui non è stato registrato nessun caso.
FONTE: elaborazione openpolis su dati Inl
(ultimo aggiornamento: mercoledì 1 Dicembre 2021)