Osservando i dati riguardanti la percentuale di potenzialmente famiglie raggiunte dalla tecnologia fiber to the home, che consente di viaggiare in rete ad una velocità pari o superiore a 1 Gbps, si nota un significativo miglioramento della situazione tra il 2021 (anno di avvio del Pnrr) e il 2023. Secondo i dati più recenti disponibili infatti il numero di province italiane in cui la percentuale di famiglie potenzialmente raggiunte era inferiore al 25% si è ridotto, passando da 28 ad appena 4. Anche la fascia più alta (75%-100% di famiglie raggiunte) ha visto un incremento. Nel 2021 infatti solo 4 territori rientravano in questa categoria mentre adesso sono 10. Si tratta di Cagliari, Campobasso, Mantova, Milano, Napoli, Palermo, Prato, Roma, Trento e Trieste. L’incremento più consistente in termini di punti percentuali è stato fatto dalle due province molisane di Campobasso (+45 punti percentuali rispetto al 2021) e Isernia (+42). Incrementi significativi nel periodo considerato anche per molte altre province tra cui Fermo (+37), Biella (+36) e Ascoli Piceno (+34). Da notare che, sebbene la situazione sia in generale miglioramento, alcune zone difficili permangono. In particolare in Calabria e Sardegna: Cosenza, Nuoro, Oristano e Sud Sardegna. Da notare poi che permangono alcune aree del paese con percentuali di copertura non particolarmente elevate, comprese tra il 25% e il 50%, anche nel centro-nord della penisola. Tra queste, da segnalare le province di Savona (30%), Verbano-Cusio-Ossola (32%) e Imperia (34%).
Il fatto che una famiglia sia raggiunta dalla tecnologia non comporta che questa decida di attivare un abbonamento per l’accesso alla rete. Per il 2023 il dato per la provincia autonoma di Bolzano non è disponibile
FONTE: elaborazione openpolis su dati Agcom
(consultati: martedì 20 Febbraio 2024)