In Abruzzo ci sono circa 40 persone anziane ogni 100 in età attiva

Indice di dipendenza degli anziani nelle regioni italiane (2021)

L’indice di dipendenza anziani calcolato da Istat è un utile riferimento per avere un’idea del livello di invecchiamento della popolazione e del potenziale carico sociale che la popolazione attiva deve sostenere in termini di pensioni, sanità e assistenza agli anziani. Da questo punto di vista possiamo osservare che l’Abruzzo nel 2021, ultimo anno per cui il dato è disponibile, faceva registrare un indice di dipendenza anziani del 39,2%. Un valore che restituisce un grado di anzianità della popolazione relativamente alto, superiore alla media nazionale del 37%. Tuttavia diverse regioni riportano valori più alti dell’Abruzzo. Tra queste la Liguria (47,6%), il Friuli-Venezia Giulia (43,1%), l’Umbria (42,7%) e il Piemonte (42,1%). Da notare che rispetto al dato del 2014, data di inizio della serie storica, l’indicatore è aumentato in tutte le regioni italiane. Una dinamica che non sorprende dati i noti problemi di invecchiamento della popolazione e diminuzione della natalità che attanagliano il nostro paese. Nel periodo considerato, in Abruzzo si è registrato un incremento pari a 4,8 punti percentuali, superiore anche in questo caso alla media nazionale (3,7). Tuttavia anche su questo fronte ci sono diverse regioni che riportano valori superiori. Tra queste la Sardegna (+7,9 punti percentuali), il Molise (+5,8) e la Calabria (+5,7).

La configurazione territoriale e amministrativa utilizzata fa riferimento alla data del 31 dicembre 2021. A questa data, il numero dei comuni era pari a 7904. L’indice di dipendenza anziani è dato dal rapporto tra la popolazione con 65 anni o superiore e quella in età attiva (15-64 anni).

FONTE: elaborazione Abruzzo openpolis su dati Istat
(ultimo aggiornamento: venerdì 1 Dicembre 2023)

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