In Abruzzo si spopolano le aree montane, ma alcuni comuni mostrano più capacità di adattamento

Andamento della popolazione residente nei comuni abruzzesi rispetto alla classificazione per zona altimetrica e a quella per capacità di adattamento

I comuni con maggiore capacità di adattamento ai processi in corso sono quindi classificabili “vibranti”. Parliamo di comuni che, in base alla demografia (usata come indicatore dell’adattabilità), mostrano una traiettoria di crescita continua dal censimento 1971 al 2011. Vale a dire nell’arco dei decenni successivi al boom economico del dopoguerra.

I comuni maggiormente adattivi, o vibranti, si distinguono da quelli per cui la tendenza nel periodo non è chiara, e che quindi alternano fasi di declino ad altre di crescita. Nonché da altri territori che da tale crescita invece sono rimasti esclusi: cosiddetti comuni “a combustione lenta”, caratterizzati da uno spopolamento cronico e apparentemente irreversibile. Gran parte della montagna abruzzese rientra esattamente in queste caratteristiche. Sono le aree urbane – e nello specifico caso abruzzese quelle costiere – a mostrare una maggiore adattabilità. Quasi il 60% dei comuni abruzzesi di montagna sono classificabili, in base ai trend demografici, come “a combustione lenta”. Oltre un terzo ha una traiettoria instabile e appena il 7% è qualificabile come “vibrante”. Una quota residuale, ma che segnala come la tendenza non sia ineluttabile. Mostrano infatti una maggiore adattività rispetto ad altre aree montane alcuni territori intorno al capoluogo regionale e altri nell’area di Avezzano.

Anche se sono ovviamente i comuni della collina litoranea, lungo la costa adriatica, ad essere classificabili come “vibranti”, essendo così categorizzati nel 45% dei casi.

La classificazione dei comuni per zona altimetrica riprende quella stabilita dalla metodologia Istat. Quella per capacità di adattamento è stata sviluppata dalle ricercatrici Gssi all’interno della ricerca Distant but Vibrant Places. Local Determinants of Adaptability to Peripherality.

FONTE: elaborazione Abruzzo openpolis su dati Istat e Gssi
(consultati: lunedì 25 Marzo 2024)

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