A parte due picchi, uno nel 2010 e uno nel 2012, nel numero di sfollati interni per disastri naturali, negli ultimi 11 anni il numero di sfollati è rimasto più o meno stabile, con delle oscillazioni. Dal 2018, ha ripreso a salire.
I dati presentati si riferiscono agli sfollati interni, ovvero quelli che si spostano ma rimangono all’interno del proprio paese, e sono delle stime. L’Idmc le realizza con due metodologie differenti. La prima prevede il monitoraggio situazionale in seguito alla comunicazione di un avvenuto sfollamento, cui seguono stime sull’andamento annuale (per quanto riguarda gli sfollati per conflitti). La seconda consiste in un monitoraggio caso per caso, condotto grazie a informazioni raccolte da varie fonti (per quanto riguarda gli sfollati per disastri naturali). Tra le fonti, le autorità nazionali e sub-nazionali, le agenzie appartenenti alle Nazioni unite e ad altre organizzazioni internazionali, le organizzazioni della società civile e i media.
FONTE: elaborazione openpolis su dati Idmc
(ultimo aggiornamento: lunedì 15 Novembre 2021)