Nei paesi in cui gli spostamenti per motivi di lavoro sono più frequenti, è maggiore anche la presenza di teleworker, ne è esempio la Danimarca. Infatti, nel paese scandinavo il 18,7% fa occasionalmente spostamenti, il 9,6% ha una mobilità più elevata e l’8,9% utilizza regolarmente il telelavoro come modalità lavorativa. Dall’altra parte, invece, c’è il caso dell’Italia dove nel 2015, solo il 5,4% faceva sporadicamente spostamenti, e la cifra scende ulteriormente considerando i lavoratori con mobilità elevata (1,2%), fino ad arrivare allo 0,5% di teleworker.
I dati mostrano l’utilizzo di modalità lavorative non standard nei paesi Ue.
FONTE: elaborazione openpolis dati Eurofound e dell'International Labour Organisation, based on the European Working Conditions Survey 2015.
(ultimo aggiornamento: giovedì 31 Dicembre 2015)