È nel nord Italia e soprattutto nelle due province autonome di Trento e Bolzano, seguite da Veneto e Valle d’Aosta, che la quota più alta di lavoratori part-time è di genere femminile. Dato che è invece minimo in Calabria, Campania e Sicilia, regioni in cui è più bassa l’occupazione in generale. Si tratta quindi di un dato da analizzare con cautela.
I dati indicano la quota di uomini e donne sul totale dei lavoratori a tempo parziale. Non sono indicativi quindi di quanto, tra i due generi, il lavoro part-time incida rispetto a quello a tempo pieno. Sono considerate le persone di tutte le posizioni professionali, dipendenti e indipendenti, e di età compresa tra i 15 e gli 89 anni.
FONTE: elaborazione openpolis su dati Istat
(ultimo aggiornamento: venerdì 3 Giugno 2022)