In Unione europea il divario retributivo di genere è in lieve calo

Andamento del divario retributivo di genere in Unione europea e alcuni paesi europei (2010-2022)

Nei paesi continentali, il valore risulta in calo se si prendono in considerazione gli ultimi dodici anni. La percentuale raggiunge il suo massimo nel 2012 (16,4%) per poi calare costantemente fino al 2021 e mantenere lo stesso valore nel 2022. Si tratta però di una diminuzione che non viene considerata sufficiente dalla Commissione europea. Il paese europeo tra quelli considerati che riporta sistematicamente il divario retributivo di genere più alto è la Germania mentre quello in cui è più basso è l’Italia.

Il divario retributivo di genere mira a individuare le differenze medie salariali orarie tra lavoratori e lavoratrici. Si considerano sia i lavoratori part-time che quelli full-time ma si escludono tirocini, apprendistati e chi è impiegato nell’economia informale. Inoltre, non sono compresi tutti i settori lavorativi. Si escludono infatti le occupate e gli occupati del contesto agricolo, degli enti sovranazionali e chi è impiegato nel settore della difesa e nel pubblico impiego. Gli stipendi orari di lavoratori e lavoratrici vengono aggregati e viene calcolata la differenza percentuale tra uomini e donne.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Eurostat
(consultati: mercoledì 30 Ottobre 2024)

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