Nel confronto tra i paesi Ue, è l’Italia ad aver effettuato i maggiori ricollocamenti (+2,9 miliardi in entrata e -1,6 miliardi in uscita). In definitiva, se il 1° febbraio 2020 le categorie di intervento relative alle imprese valevano 7,1 miliardi, lo spostamento dei fondi italiani su questo comparto ha portato il valore complessivamente a 8,4 miliardi. Come esito di questi spostamenti avvenuti nell’ultimo anno si è verificata quindi una crescita netta di quasi 1,3 miliardi.
Sono stati presi in considerazione gli spostamenti di fondi negli interventi identificati dalle seguenti categorie:
- 001 Investimenti produttivi generici nelle piccole e medie imprese (“Pmi”);
- 002 Processi di ricerca e innovazione nelle grandi imprese;
- 003 Investimenti produttivi nelle grandi imprese collegati a un’economia a basse emissioni di carbonio;
- 004 Investimenti produttivi collegati alla cooperazione tra grandi imprese e Pmi per sviluppare prodotti e servizi nell’ambito delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (“Tic”, Ict in inglese) e del commercio elettronico e per stimolare la domanda di Tic;
- 056 Investimenti in infrastrutture, capacità e attrezzature nelle Pmi direttamente collegati alle attività di ricerca e innovazione;
- 057 Investimenti in infrastrutture, capacità e attrezzature nelle grandi imprese direttamente collegati alle attività di ricerca e innovazione;
- 062 Trasferimento di tecnologie e cooperazione tra università e imprese, principalmente a vantaggio delle Pmi;
- 063 Sostegno ai cluster e alle reti di imprese, principalmente a vantaggio delle Pmi;
- 064 Processi di ricerca e innovazione nelle Pmi (compresi i sistemi di buoni, il processo, la progettazione, il servizio e l’innovazione sociale);
- 065 Infrastrutture di ricerca e di innovazione, processi, trasferimento di tecnologie e cooperazione nelle imprese incentrati sull’economia a basse emissioni di carbonio e sulla resilienza ai cambiamenti climatici;
- 066 Servizi avanzati di sostegno alle Pmi e a gruppi di Pmi (compresi i servizi di gestione, marketing e progettazione);
- 067 Sviluppo dell’attività delle Pmi, sostegno all’imprenditorialità e all’incubazione (compreso il sostegno a spin off e spin out);
- 068 Efficienza energetica e progetti dimostrativi nelle Pmi e misure di sostegno;
- 069 Sostegno ai processi di produzione rispettosi dell’ambiente e all’efficienza delle risorse nelle Pmi;
- 070 Promozione dell’efficienza energetica nelle grandi imprese;
- 071 Sviluppo e promozione di imprese specializzate nella fornitura di servizi che contribuiscono all’economia a basse emissioni di carbonio e alla resilienza ai cambiamenti climatici (compreso il sostegno a tali servizi);
- 072 Infrastrutture commerciali per le Pmi (compresi i parchi e i siti industriali);
- 073 Sostegno alle imprese sociali (Pmi);
- 074 Sviluppo e promozione dei beni turistici nelle Pmi;
- 075 Sviluppo e promozione dei servizi turistici nelle o per le Pmi;
- 076 Sviluppo e promozione dei beni culturali e creativi nelle Pmi;
- 077 Sviluppo e promozione dei servizi culturali e creativi nelle o per le Pmi;
- 104 Lavoro autonomo, imprenditorialità e creazione di imprese, comprese le micro, piccole e medie imprese creative;
- 106 Adattamento al cambiamento da parte di lavoratori, imprese e imprenditori.
Le riallocazioni in diminuzione riguardano generalmente spostamenti interni tra azioni relative alle imprese. Una parte significativa dei ricollocamenti poteva essere effettuata senza la necessità di uno spostamento formale nei programmi, e quindi non emerge nei dati presentati.
FONTE: elaborazione openpolis su dati Commissione europea
(ultimo aggiornamento: venerdì 15 Gennaio 2021)