Dal 2008 al 2010 si è verificata una riduzione iniziale della popolazione a rischio povertà ed esclusione. Una tendenza positiva che tuttavia si è interrotta nel 2011, da lì in poi il dato varia tra i 2 e i 3 milioni di persone in più rispetto al 2008. Negli ultimi due anni il dato è tornato a calare, ma è molto distante dall’obiettivo 2020.
Il dato considera l’insieme di persone: a rischio povertà (guadagnano meno del 60% del reddito mediano nazionale), in condizioni di deprivazione materiale (non riescono a pagare affitto, riscaldamento), che vivono in famiglie a bassa intensità di lavoro (gli adulti lavorano meno del 20% del proprio tempo di lavoro potenziale).
FONTE: elaborazione agi - openpolis su dati Eurostat
(ultimo aggiornamento: mercoledì 23 Ottobre 2019)