Guardando alla carriera di Matteo Piantedosi emerge chiaramente come gli siano stati attribuiti incarichi di rilievo da ministri provenienti da aree politiche molto diverse. Nel 2017 infatti è stato nominato prefetto di Bologna dall’allora ministro del Partito democratico Marco Minniti. Successivamente, con la nascita del primo governo Conte (2018) il ministro Salvini (Lega) lo ha chiamato a ricoprire il fondamentale incarico di capo di gabinetto. Nonostante la crisi di governo e la nascita del secondo governo Conte, inizialmente la ministra Luciana Lamorgese lo ha mantenuto nell’incarico per poi assegnarli il vertice della prefettura più importante d’Italia, quella di Roma (2020). Incarico che ha ricoperto fino alla nascita del governo Meloni, quando è stato nominato ministro.
Quello di prefetto è un incarico di carriera ma allo stesso tempo prevede un rapporto di fiducia e stretta collaborazione con il ministro dell’interno, da cui dipende direttamente. Questo vale per i prefetti con ruoli dirigenziali presso il ministero ma a maggior ragione per coloro che sono capo degli uffici territoriali. I prefetti infatti devono uniformarsi alle direttive dell’esecutivo e godere della fiducia del governo, che può revocargli l’incarico in qualsiasi momento.
FONTE: openpolis
(ultimo aggiornamento: giovedì 22 Dicembre 2022)