Nel 2018, rispetto all’anno precedente i fondi destinati dall’Italia a progetti di cooperazione che hanno tra i loro obiettivi la parità di genere si sono ridotti e il nostro paese è passato dall’undicesima alla tredicesima posizione tra i membri del comitato Ocse Dac. Al primo posto si trova invece il Giappone, in particolare per i fondi destinati a progetti che includono la parità di genere come obiettivo significativo. Considerando invece i fondi per progetti che hanno la parità di genere come obiettivo principale al primo posto si trovano gli Stati Uniti e al secondo la Svezia.
Il raggiungimento della parità di genere è il quinto tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. I progetti di cooperazione possono avere vari target e tra questi quello della parità di genere. Può trattarsi dell’obiettivo principale, senza il quale il progetto non sarebbe partito, o di un obiettivo significativo che, se pur importante, è comunque secondario. Il target non è però sempre monitorabile. I dati considerati sono quelli del Creditor Reporting System (CRS) dell’Ocse che considera i progetti finanziati con i fondi allocabili del canale bilaterale.
FONTE: Ocse
(ultimo aggiornamento: lunedì 6 Luglio 2020)