In Liguria si registra la maggiore percentuale di suolo consumato in aree protette (4,2%). A questa regione seguono Campania (3,8%), Veneto (3,2%) e Lazio (2,8%). Quelle in cui l’incidenza è minore sono Trentino-Alto Adige (0,3%), Friuli-Venezia Giulia (0,3%), Molise (0,3%) e Valle d’Aosta (0,2%).
Il dato rappresenta l’incidenza di zone con consumo di suolo sul totale presente nell’elenco ufficiale delle aree protette (Euap) fino al 2020.
Sono considerate aree protette tutte quelle zone che rispondono a determinati requisiti di tipo ambientale e economico, come definito dal ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.
FONTE: elaborazione openpolis su dati Ispra
(consultati: giovedì 1 Dicembre 2022)