Il presidente Mattarella nel suo primo discorso di auguri ha superato le 2mila parole. Solo due anni più tardi però ha optato per un messaggio lungo meno della metà. Una decisione legata probabilmente alla fase politica, a ridosso del momento elettorale. Non a caso negli anni successivi i messaggi sono tornati più lunghi, stabilizzandosi attorno alle 1.700 parole, cresciute un po’ nell’ultimo biennio. Osservando i precedenti dal 1949, il discorso di Mattarella si presenta un po’ più lungo della media. Un dato che tuttavia va interpretato considerando le diverse fasi che hanno attraversato gli auguri di fine anno degli inquilini del Quirinale. I primi discorsi del presidente Einaudi, per esempio, si limitavano a poche frasi di auguri, non superando mai le 256 parole. Da quel momento comunque la lunghezza media dei messaggi ha continuato a crescere, seppur con continue e forti oscillazioni. Nel 1997 il presidente Scalfaro ha pronunciato il messaggio di fine anno più lungo della storia repubblicana, arrivando vicino a 5mila parole. Poi, dalla fine degli anni ’90, la lunghezza massima dei discorsi si è estremamente ridotta.
Pur non essendo previsto né dalla costituzione né da altre norme il discorso di fine anno del capo dello stato è diventato negli anni una prassi irrinunciabile, iniziata nel 1949 e mai interrotta.
FONTE: elaborazione openpolis su dati Quirinale
(ultimo aggiornamento: martedì 2 Gennaio 2024)