Nella gran parte dei casi il presidente del consiglio è stato espressione del partito che aveva la maggioranza relativa in parlamento. Durante la seconda repubblica però di norma il presidente del consiglio era espressione della coalizione che aveva vinto le elezioni e non necessariamente del gruppo parlamentare più numeroso. In alcuni casi poi sono diventati premier delle figure tecniche o comunque indipendenti dai partiti, mentre in altri sono stati espressione di forze politiche minoritarie in parlamento.
Giuseppe Conte, pur non essendo allora iscritto ad alcuna forza politica, è stato considerato come espressione del Movimento 5 stelle.
Secondo la costituzione (art. 92) “Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, i Ministri.” Il governo nominato deve però ottenere la fiducia delle due camere (art. 94 cost.). Quindi la scelta del presidente deve necessariamente orientarsi verso una persona che possa ottenere la fiducia del parlamento.
FONTE: Openpolis
(ultimo aggiornamento: martedì 26 Gennaio 2021)