L’obiettivo numero 17 dell’agenda 2030 prevede che i paesi sviluppati destinino entro questa data lo 0,7% del proprio rnl in aiuto pubblico allo sviluppo (aps). L’Italia nell’ambito della conferenza di Addis Abeba sulle risorse della cooperazione allo sviluppo (2015) si impegnò a raggiungere l’obiettivo intermedio dello 0,30 aps/rnl entro il 2020. Nel 2017 il nostro paese era riuscito a centrare questo obiettivo, anche se la quota di aiuto gonfiato sull’rnl era salita quell’anno alla cifra record dello 0,10%, trainata dalle maggiori spese per i rifugiati nel paese donatore. Nel 2018 l’aiuto gonfiato si è ridotto allo 0,05% dell’rnl, tuttavia anche l’aiuto genuino è parallelamente calato tornando allo 0,18% del 2016.
Da diversi anni Concord, la confederazione delle ong europee, stima quello che definisce “aiuto gonfiato” ovvero la parte di risorse che non contribuiscono agli obiettivi propri della cooperazione. Quali la spesa per i rifugiati nel paese donatore, la cancellazione del debito e l’aiuto legato. Nel caso italiano la spesa per i rifugiati corrisponde alla quasi totalità dell’aiuto gonfiato, mentre di converso Aidwatch segnala positivamente l’Italia per una tendenza alla riduzione dell’aiuto legato.
Leggi il nostro approfondimento “Che cosa si intende per aiuto genuino e aiuto gonfiato“.
FONTE: AidWatch Report
(ultimo aggiornamento: venerdì 22 Novembre 2019)