L’aiuto gonfiato europeo rappresenta oltre un quinto di tutto l’aiuto pubblico allo sviluppo

Per quanto in calo la quota di aiuto gonfiato sul totale dell'aiuto pubblico allo sviluppo dei paesi dell’Unione europea membri del comitato Dac dell’Ocse resta troppo elevata

Secondo l’ultimo rapporto AidWatch nel 2023 l’aiuto gonfiato  dei paesi dell’Unione europea che fanno parte del comitato Ocse Dac ammontava a ben 18,96 miliardi di euro. Si tratta di una quota tutt’altro che trascurabile di finanziamenti che rappresenta circa il 23% di tutto il loro aiuto pubblico allo sviluppo. Certo è vero che tra 2022 e 2023 l’aiuto gonfiato è calato del 13,2%. Tuttavia i valori dello sorso anno avevano raggiunto cifre record. Una riduzione di questa entità quindi, per quanto positiva, non è sufficiente a riportare il fenomeno a una dimensione accettabile. Infatti rispetto al 2021 l’aiuto gonfiato è aumentato di oltre il 50%.

L’aiuto gonfiato, secondo la definizione di Concorde Europe, riguarda una parte di risorse che pur essendo legittimamente rendicontate come aiuto pubblico allo sviluppo (Aps) presentano aspetti che le distinguono e le distanziano da una corretta forma di cooperazione allo sviluppo, ad esempio perché non vanno in progetti di cooperazione in senso stretto, oppure non sono realmente addizionali. Leggi Che cosa si intende per aiuto genuino e aiuto gonfiato.

FONTE: elaborazione openpolis su dati AidWatch report 2024
(pubblicati: martedì 22 Ottobre 2024)

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