Agli inizi degli anni ’90 le province erano 95. La prima “infornata” avvenne con l’istituzione di Biella, Lecco, Lodi, Rimini, Prato, Crotone, Vibo Valentia, Verbano-Cusio-Ossola. Nei primi anni 2000 furono istituite 4 nuove province in Sardegna. Nel 2004 fu la volta di Monza-Brianza, Fermo e Barletta-Andria-Trani.
Negli anni successivi sono tornate a essere 107 (con la fusione di alcune province sarde). Ma è l’intero quadro istituzionale ad essere cambiato. Oggi abbiamo: 76 province delle regioni ordinarie, 14 città metropolitane, 6 liberi consorzi (le ex province della Sicilia non trasformate in città metropolitane), 4 province sarde. Le 4 province del Friuli Venezia Giulia funzionano solo come ripartizione statistica (non c’è più un ente politico autonomo, anche se è aperta una discussione sul ripristino). In Valle d’Aosta e e Trentino Alto Adige (come in passato) le funzioni provinciali sono svolte rispettivamente dalla regione e dalle 2 province autonome di Trento e Bolzano.
FONTE: elaborazione openpolis su dati Istat
(ultimo aggiornamento: domenica 1 Giugno 2014)