Rispetto all’occupazione, tra i capoluoghi le prime 57 città per tasso di occupazione sono tutte del centro-nord. Ai primi posti in particolare Belluno (84,7%), Bolzano (81,9%), Monza (81,8%), Lodi (81,5%), Trento (81,4%), Lecco (81,4%), Milano e Cuneo (entrambe all’81,2%). Da notare che tra i 20 capoluoghi con maggiore occupazione tutti – con la sola eccezione di Prato – superano la media nazionale di laureati. In 7 casi su 20, le prime città in termini di occupazione coincidono con quelle con più laureati. Analogamente, delle 20 città capoluogo con minore occupazione, ben 15 sono anche ai vertici in Italia per incidenza di residenti con al massimo la licenza media. I comuni capoluogo di provincia con il tasso di occupazione più basso sono Catania (52,5%), Napoli (53,5%), Palermo (53,9%) e Trapani (54,4%). In questi comuni l’incidenza di laureati è pari rispettivamente al 22,9%, 23,3%, 24,7% e 20,5%, al di sotto della media nazionale (27%).
I dati, tratti dal censimento permanente, si riferiscono al 31/12/2021.
FONTE: elaborazione Openpolis - Con i Bambini su dati Istat (censimento permanente)
(pubblicati: sabato 1 Gennaio 2022)